Fotografie di Caduti, documentazioni di situazioni drammatiche, indicazioni di luoghi dove più violenta è stata la repressione tedesca, sottolineano il contributo che alla Liberazione dettero le città e i paesi del Lazio.
Sala Manifesti
Manifesti che parlano la lingua di allora: ammonizioni e ordini, limitazioni alimentari e di libertà personale, costrizioni, inviti alla delazione…
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Sala di segregazione
È la cella di isolamento che, come quella del piano inferiore, custodisce i messaggi di coloro che vi furono trattenuti.
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Sala stampa clandestina
Un’ampia raccolta di giornali clandestini, stampati alla macchia, testimonia l’attività patriottica. In una vetrina è possibile riconoscere i chiodi a tre punte utilizzati dai partigiani contro le colonne di autocarri tedesche. Inoltre un commovente e prezioso cimelio: una pagnotta di pane sulla quale un detenuto, prima dell’esecuzione, ha inciso le parole “coraggio mamma”.
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Sala internati
In questa cella è organizzata un’ampia mostra di tutto il materiale di volantinaggio stampato in clandestinità. Nella stessa stanza il primo tricolore che sventolò sul Campidoglio al momento della liberazione di Roma, il 4 giugno 1944.
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