Nella convinzione che un moderno Stato non può non promuovere lo sviluppo scientifico e tecnologico, anche il fascismo dette un rilievo particolare allo sviluppo nella Capitale di istituzioni scientifiche. Espressione di ciò fu la realizzazione della nuova città universitaria (oggi Sapienza), e – intorno ad essa – del Consiglio nazionale delle ricerche, dell’Istituto superiore di Sanità, dell’Istituto nazionale di alta matematica (1939).
Nel settore delle scienze economiche e statistiche, vanno ricordati l’Istituto centrale di statistica e l’Istituto nazionale di economia agraria. Né vanno dimenticati centri di esperienze tecnologiche in settori di avanguardia: così, nell’ansa del Tevere a San Paolo fu realizzata la Vasca nazionale per gli esperimenti di architettura navale, centro realizzato tra il 1927 e il 1929 per sperimentare modelli di carene e di eliche; a Guidonia, presso l’aeroporto da poco costruito, tra il 1926 e il 1935 furono compiute esperienze e realizzate officine di sperimentazione aeronautica che generarono la Direzione Superiore Studi ed Esperienze (DSSE). Entrambi furono alla base dei successi internazionali realizzati nei due settori, dei quali il regime menò vanto.