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Museo storico della Liberazione - Roma

Erich Priebke

Erich Priebke, capitano delle SS, fu il primo aiutante di Kappler nel carcere di via Tasso. Per la sua buona conoscenza della lingua italiana imparata in gioventù a volte riceveva familiari dei detenuti. Nella Roma occupata svolse con determinazione il ruolo di poliziotto e fece parte del gruppo che portò a termine l’azione contro la santabarbara dei Gap nella quale furono arrestati Gianfranco Mattei e Giorgio Labò. Collaborò alla stesura della lista dei detenuti da fucilare nelle Cave Ardeatine. Dopo la liberazione di Roma operò nel nord Italia come ufficiale di collegamento con lo Stato Maggiore della Guardia Repubblicana della RSI continuando ad arrestare, interrogare e torturare partigiani. Dopo la guerra riuscì a riparare in Argentina dove visse tranquillo fino a quando una troupe televisiva statunitense lo raggiunse. Estradato in Italia nel 1995, fu processato per crimini di guerra, imputato di “concorso in violenza con omicidio continuato” nell’eccidio della Cave Ardeatine. Nel processo del 1996 venne dichiarato colpevole ma non punibile per prescrizione del reato. Una forte reazione dell’opinione pubblica costrinse la Corte a un nuovo processo celebrato nel 1997. Stabilita l’imprescrittibilità del reato e respinta la linea della difesa dell’obbedienza a ordini superiori, fu riconosciuto colpevole di “omicidio plurimo con premeditazione” e condannato alla pena dell’ergastolo. In considerazione dell’età (aveva 85 anni) gli furono concessi gli arresti domiciliari presso la casa del suo avvocato. Morì nel 2013 all’età di cento anni.