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Museo storico della Liberazione - Roma

Don Giuseppe Morosini

Don Giuseppe Morosini, giovane sacerdote, collaborò molto attivamente con la Resistenza, salvando carabinieri ed ebrei dalla deportazione e procurando documenti e tessere annonarie false. Fu attivo anche nell’ottenere informazioni che, attraverso il Fronte Militare Clandestino, venivano poi trasmesse agli Alleati.

Arrestato dalla Gestapo il 4 gennaio 1944 in seguito a denuncia di un delatore, fu portato nel carcere di Regina Coeli, sottoposto a numerosi interrogatori, torturato e condannato a morte. In carcere lo vide Sandro Pertini, anch’egli detenuto, il quale testimoniò di averlo incontrato con il volto tumefatto e grondante sangue per le torture subite nell’ interrogatorio, ma nei suoi occhi brillava una luce viva, la luce della sua fede.

Fu fucilato a Forte Bravetta il 3 aprile. Prima della fucilazione benedisse il plotone di esecuzione.

La sua figura è ricordata nel film “Roma città aperta” di Roberto Rossellini.