Nella cella di segregazione situata al secondo piano è visibile sopra la porta una fitta grata messa di proposito dalle SS dopo che un prigioniero aveva cercato di buttare al compagno rimasto senza cibo un pezzo di pane. Arrigo Paladini, rimasto chiuso in questa cella dal 4 maggio 1944 fino alla Liberazione, testimoniò in una registrazione televisiva che, al di là delle botte e delle torture sofferte, la pena più dura da sopportare fu la fame e arrivò a dire che se gli avessero promesso in cambio di qualche informazione un pezzo di pane, forse avrebbe rivelato qualcosa. (Testimoni Oculari – I torturati di via Tasso. A cura di Gianni Bisiach)