Nel rapporto telegrafato all’indomani della razzia ed inviato al suo superiore Karl Wolff, Kappler dice di aver impiegate tutte le “forze di Polizia di Sicurezza e d’ordine disponibili.” (“Sicherheits- und Ordungspolizei“) e aggiunge: ”in vista dell’assoluta sfiducia nella polizia italiana, per una simile azione, non è stato possibile chiamarla a partecipare 17 ottobre 1943”. Liliana Picciotto sostiene che probabilmente il non impiego della polizia italiana fu dovuto non tanto alla scarsa affidabilità quanto piuttosto al fatto che ad ottobre del ’43 la RSI non si era ancora dotata di istituzioni formali e funzionanti; infatti successivamente la caccia agli ebrei fu nelle mani della polizia italiana. A conferma di questa tesi ricorda che la retata parigina del 16, 17 luglio in quanto negoziata con il governo di Vichy fu affidata totalmente alla gendarmeria francese.