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Museo storico della Liberazione - Roma

La vicenda di Gianfranco Mattei

Gianfranco Mattei e Labò furono arrestati il 1° febbraio 1944 in Via Giulia, dove nella ‘santabarbara’ del gruppo confezionavano bombe a mano, e subito vennero portati in via Tasso. Mattei, professore di chimica al Politecnico Milano, il 4 febbraio si impiccò con le sue bretelle per timore di rivelare sotto tortura i nomi dei compagni di lotta. Labò, studente di architettura e splendida figura di intellettuale, ferocemente torturato e lungamente detenuto in condizioni inumane, si incolpò, per salvare Mattei, come unico responsabile della santabarbara di via Giulia. Fu fucilato il 7 marzo con altri nove partigiani.