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Museo storico della Liberazione - Roma

Release and end of prison

Il 4 giugno 1944 , all’arrivo degli Alleati, i nazisti abbandonano il carcere e i prigionieri rimasti vengono liberati dalla popolazione.

Più tardi il palazzo viene occupato da sfollati che hanno perso la casa durante i bombardamenti; successivamente la proprietaria, principessa Ruspoli vende gli appartamenti, ma ne dona quattro allo Stato, con il vincolo che si realizzi il “Museo della lotta di Liberazione di Roma”.

Le due Resistenze

La Resistenza a Roma si esprime in due filoni: quella armata, combattuta da militari che non si arruolano nell’esercito della RSI (Repubblica Sociale Italiana) e civili che fanno riferimento ai partiti politici del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale), e quella cosiddetta civile o non armata, combattuta dalla popolazione nelle forme più disparate e che ha come comune denominatore la volontà di ostacolare in ogni modo gli occupanti e aiutare i combattenti (nascondere chi era in pericolo di essere arrestato dai nazisti, distribuire stampa clandestina, boicottaggio delle attività degli occupanti, procurare documenti falsi…).