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Museo storico della Liberazione - Roma

Il rastrellamento del ghetto di Roma

Alla vigilia del 16 ottobre 1943 il numero degli ebrei (italiani e stranieri) presenti nella capitale era fra dodicimila e tredicimila su un milione di abitanti romani (1940).

Nell’ex-ghetto sono arrestati 434 ebrei e nella città 565. Il 98% sono ebrei italiani, l’82% romani. Tra gli arrestati c’è una netta prevalenza di anziani, donne e bambini. Costoro rimangono nelle loro case fiduciosi che l’oro consegnato all’occupante tedesco avrebbe garantito la loro incolumità, cosi come assicurato dal tenente colonnello delle SS Herbert Kappler, comandante della polizia tedesca (Aussenkommando) di via Tasso.“I tedeschi saranno rascianìm (cattivi), ma sono gente d’onore” dicono gli ebrei. (Giacomo Debenedetti, 1993, p.24). Ad ogni modo, gli uomini giovani utilizzabili per i lavori forzati cercano di nascondersi. Per di più, molti ebrei del ghetto e delle vie limitrofe, prima dell’alba di quel giorno, si sono messi in fila dal tabaccaio dell’Isola Tiberina per la distribuzione delle sigarette.